giovedì 13 luglio 2017

IL PUNTO DEL MATTINO - 13/07/2017

Buon giovedì 13 luglio a tutti i lettori di MtS!
Dettaglio della Penisola antartica dalla cui estremità - Lasern C - si è
distaccato l'Iceberg A68.
Immagine tratta da corrierenazionale.it

Come non aprire il post mattutino segnalandovi che l'ormai atteso distaccamento di una porzione della piattaforma di ghiaccio Lasern C in antartide è purtroppo avvenuta ed ha generato uno dei più grandi iceberg della storia; A68 - il nome che è stato scelto per questo iceberg - pesa circa 1000 miliardi di tonnellate con una superficie di 5.800 km quadrati, uno spessore di 200 metri ed un'altezza, sul livello del mare, di ben 30 metri. Pur non essendo l'iceberg più grosso della storia, delle dimensioni paragonabili più o meno alla Liguria, l'acqua che contiene è pari a tre volte quella del lago di Garda, due volte quella del Lago Erie - uno dei Grandi Laghi - ed equivale all'acqua consumata in media nel mondo nell'arco di cinque anni.
Anche se la formazione di questo iceberg "non è di per se un evento catastrofico" deve comunque suonare come un campanello d'allarme - dice Adrian Luckman, dell'Università di Swansea, che ha monitorato l'evento dal 2014 - ma va considerato in un contesto di surriscaldamento globale terrestre che incide anche laddove di caldo ce n'è ben poco....

Nel frattempo l'Alta Pressione Africana continua nella sua azione surriscaldante, rendendo rovente il
GFS di Wetterzentrale.de
Elaborazione grafica a cura di MtS!
clima in buona parte della Penisola con conseguenze ormai quasi catastrofali visto lo scarso apporto idrico dei corsi d'acqua dai quali diventa sempre più difficile approvvigionarsi per bagnare i campi assetati ed i diversi incendi che, dolosamente o meno, stanno flagellando il sud Italia.
La situazione è destinata a migliorare lievemente nel corso del prossimo weekend, quando una perturbazione nord atlantica in rotta verso i Balcani, sarà in grado di rinfrescare parzialmente l'aria su buona parte della Penisola, scacciando l'afa e disseminando, più che altro a macchia di leopardo, precipitazioni che localmente potrebbero assumere carattere temporalesco e burrascoso.
Le temperature rientreranno dunque nei normali ranghi stagionali, ma sarà solo una breve parentesi, dato che, già dai primissimi giorni della prossima settimana, l'Alta Africana tornerà nuovamente protagonista indiscussa con un nuovo aumento termico e dei livelli di umidità e sembra che ci terrà compagnia per almeno tutta la seconda metà del mese.

Per quanto riguarda la giornata odierna, avremo cielo generalmente variabile su tutto il nord Italia con diffuse precipitazioni, localmente temporalesche. Scendendo la Penisola incontreremo inizialmente condizioni di variabilità climatica con qualche precipitazione, specie sull'Emilia Romagna, mentre al sud l'assoluto protagonista sarà ancora il sole ed il caldo.

Sotto i 1000 metri di quota, la temperatura minima assoluta di ieri in Italia è stata di 14° registrata a Tarvisio (UD - 778 mt.s.l.m.), mentre la massima assoluta è stata di 41,3° registrata a Catania /Fontanarossa (CT - 17 mt.s.l.m.).

IL PUNTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Per quanto riguarda la nostra Regione, oggi avremo cielo da viariabile a poco nuvoloso su tutte le zone con possibili precipitazioni sparse, anche temporalesche, più probabili sui settori montani e dell'alta pianura; maggior presenza di sole sulla costa.
Le temperature saranno comprese tra 24° e 31° sulla costa, tra 20° e 32° in pianura, mentre le temperature medie in montagna saranno comprese tra 20 e 10 gradi, rispettivamente alle quote di 1000 e 2000 metri.

Comuzzi Dante.

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